SOPRACIGLIA TATUATE

SOPRACIGLIA TATUATE

trucco permanente e semipermanente

SOPRACIGLIA TATUATE. Per avere un trucco impeccabile ogni giorno, le operazioni da attuate sono numerose, soprattutto quando si tratta di sopracciglia, che richiedono una particolare cura ed attenzione. Per ovviare a questo problema e ridurre i tempi necessari per il makeup giornaliero è possibile ricorrere alle cosiddette sopraciglia tatuate, ovvero ad un trattamento estetico, ideale per definire e correggere eventuali imperfezioni delle arcate sopracciliari. Scopriamo l’effetto prodotto e la strumentazione necessaria per realizzarlo.

Ad ogni tecnica il suo effetto

Esistono due tecniche di tatuazione delle sopracciglia, ovvero quella del tatuaggio, che prevede l’iniezione nel derma di pigmento per saturazione e che consente di ottenere arcate decise e nette, generando un effetto piatto e poco naturale. La durata del trucco permanente è di diversi anni, all’incirca 7 o 10, duranti i quali il colore può sbiadire o virare, accentuando la sensazione di artificio.

La seconda tecnica, invece, è quella della micropigmentazione o delle sopraciglia tatuate a pelo, che negli ultimi anni si sta facendo strada anche in Italia. Si tratta di una tecnica di trucco semipermanente, che mira ad integrare le parti mancanti delle arcate, riproducendo i singoli peletti e non creando un’unica macchia di colore, come avviene, invece, per il tatuaggio. I tratti che vengono attuati in corrispondenza delle sopracciglia, infatti, sono sottili, poco profondi e delicati.

Inoltre, per ottenere un effetto vibrante e vivo, in grado di conferire vivacità e intensità allo sguardo, i singoli peli ricreati non seguono tutti la medesima direzione ed angolazione. La durata del trattamento è di circa 1-2 anni e l’eliminazione dell’inchiostro avviene in maniera graduale ed omogenea, senza alcun tipo di sbiadimento.

La strumentazione necessaria per avere sopraciglia tatuate

Per attuare il tatuaggio delle sopracciglia è necessario un dermografo sterile, ovvero la macchinetta elettrica, che viene utilizzata per realizzare i tatuaggi sul corpo, la quale è provvista di ago. Ciò che cambia è il tipo di inchiostro impiegato, che deve discostarsi da quello utilizzato dai tatuatori tradizionali, e deve essere specifico per i trattamenti estetici del viso, ovvero biocompatibile. Il pigmento, in questo tipo di tecnica estetica, viene inserito nel derma, ovvero nello strato più profondo della pelle, garantendo una maggiore durata dell’intervento.

Nel caso del microblading, invece, la tatuazione non avviene mediate uno strumento meccanico, bensì manuale, che ricorda una penna, alla cui estremità si trova una lama dotata di piccoli aghi sottili, in grado di penetrare la pelle e di rilasciare il colore nell’epidermide.  In questo caso, l’inserimento del pigmento nello strato superficiale della pelle, comporta una durata minore del trattamento; non a caso si parla di trucco semipermanente.

Per quanto riguarda gli inchiostri, è necessario che siano bioriassorbibili, ovvero devono poter essere fagocitati dall’organismo, in tempi non troppo elevati. Sono disponibile numerose tonalità, in modo da adattarsi perfettamente alla colorazione originale dei peli sopracciliari ed al tipo di incarnato del soggetto che si sottopone al trattamento.

Tuttavia, è importante sottolineare che in entrambi i casi, la durata delle sopraciglia tatuate può dipendere da diversi fattori, come l’età, l’assunzione di farmaci, l’esposizione al sole e, soprattutto, le cure che vengono riservate al trattamento nei giorni successivi all’intervento. É fondamentale non grattare o rimuovere eventuali crosticine e proteggere la zona trattata con vaselina durante la doccia.

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