
MICROBLADING SOPRACCIGLIA
i dettagli e i modi di esecuzione
MICROBLADING SOPRACCIGLIA. La dermopigmentazione alle sopracciglia è una tecnica molto in voga ultimamente sia dai vip che dalle persone comuni, capace di rendere i tratti del volto armoniosi e giovani. In base al tipo di volto e ai gusti, si definiscono le arcate sopraccigliari e si riempiono anche quelle più scarne, intensificando lo sguardo, mettendolo in risalto e correggendo eventuali imperfezioni (buchi vuoti, cicatrici etc.).
Nel corso del tempo le tecniche si sono andate affinando e trasformando. Oggi i metodi più diffusi sono il tattoo sopracciglia e il microblading, utilizzati anche talvolta insieme (tecnica mista o ibrida) per un risultato d’eccellenza completo. Rispetto al tatuaggio comune, il microblading dà un effetto molto più naturale e tridimensionale. Proprio per questo si può dire che ci si rende conto del fatto che si tratta di un disegno solo toccando con i polpastrelli o guardando lateralmente da molto vicino la zona.
Microblading sopracciglia
Grazie al microblading il risultato è perfetto perché si riproducono i singoli peletti delle sopracciglia, uno per uno. Non a caso si parla di sopracciglia “a peletto” o “pelo a pelo”. La tendenza, approdata come spesso accade da oltreoceano, è oggi molto diffusa anche in Italia, anche se i centri d’eccellenza sono pochi. Rispetto ad altre tecniche di dermopigmentazione il microblading, secondo chi l’ha provato, è molto meno doloroso. Bisogna comunque dire che, su richiesta, le operatrici di solito si rendono disponibili all’applicazione di una crema anestetica che consente di far quasi scomparire il dolore.
Come si realizza il microblading nel dettaglio
Alla prima seduta si tracciano i peletti necessari a definire la forma, seguendo un andamento ordinato ma naturale. Per un lavoro ben fatto, i tratti delle sopracciglia non devono essere paralleli fra loro, anche se regolari, per non sembrare proprio finte. Un esempio classico di un’esecuzione di questo tipo è quella di Sophia Loren, che a quanto racconta un tempo realizzava le sopracciglia disegnando pelo a pelo (mettendoci moltissimo) tanti tratti paralleli. L’effetto non era un granché visto con occhi moderni, ma allora comunque i suoi occhi hanno fatto la storia.
Dopo una prima traccia, quindi, dopo la guarigione, si interviene con una seconda passata che serve per riempire i buchetti eventualmente rimasti e per dare un effetto 3D ai peli tatuati. L’effetto è strabiliante e incredibilmente realistico. L’operatore, in base al tipo di incarnito del soggetto, definirà il colore più opportuno, proponendolo ovviamente al cliente. Lo stesso vale per la forma dell’arcata: la forma del viso e l’andamento stesso delle sopracciglia naturali saranno indicativi per la forma da tenere. Il trucco semipermanente va ribattuto ogni 12 mesi circa.
Lo strumento con cui si realizza
Per realizzare il microblading si può utilizzare uno strumento manuale oppure uno elettromeccanico, cioè un dermografo. Questo strumento assomiglia a una penna dotata in punta di una piccola e sottile lametta, costituita da tanti piccolissimi aghi. Questi aghi non sono come quelli per il tatuaggio semipermanente, ma molto più sottili, fino a 3 volte, quindi capace di un tratto più delicato e preciso. Ogni ago inietta l’inchiostro sotto pelle creando, il disegno di un pelo sottilissimo, molto realistico.
Ogni battuta effettuata da questo strumento tecnologico è uguale e identica a quella precedente, grazie a una potenza costante e a un funzionamento controllato da una scheda elettronica precisissima. Le punte del dermografo, nel rispetto delle norme di igiene e sicurezza, sono necessariamente sterili e monouso.
Il pigmento non raggiunge il derma, ma resta in superficie. La battitura è perfetta e arriva proprio dove deve, quindi, non c’è sanguinamento né, salvo casi di particolare sensibilità, rigonfiamento eccessivo della zona.