
MICROBLADING QUANTO DURA
facciamo chiarezza su questa tecnica
MICROBLADING QUANTO DURA. Il microblading è una tecnica estetica, utile per modellare e definire le sopracciglia, la quale differisce, anche se non completamente, dal tatuaggio, per quanto riguarda l’effetto estetico, nonché per gli strumenti ed i pigmenti utilizzati. Tuttavia, si riscontrano anche delle diversità in termini di durata, che sono dovute al fatto che il tatuaggio delle arcate sopraccigliari è permanente, mentre il microblading è semipermanente, ovvero il suo effetto persiste meno a lungo.
Tale fatto non è necessariamente negativo, poiché, come vedremo, consente di mutare frequentemente il proprio look e, in caso di errore, di intervenire in maniera più solerte. Ma effettivamente il microblading quanto dura? Scopriamolo insieme.
In che cosa differiscono il tatuaggio sopraccigliare ed il microblading?
La prima cosa da sottolineare è che entrambe le tecniche richiedono l’inserimento nella cute di inchiostro colorato, necessario per riempire e definire le sopracciglia. Tuttavia, per praticare tale tipo di operazione, vengono utilizzati strumenti differenti. Per il trucco semipermanente, infatti, ci si avvale di penne, dotate di aghi estremamente sottili, che consentono di ricreare i singoli peli, conferendo all’insieme un effetto naturale.
Nel secondo caso, invece, vengono utilizzate macchinette elettriche, munite di presa di corrente, che ricordano molto quelle impiegate dai comuni tatuatori, e che danno vita a sopracciglia spesso artificiali, che vanno ad appesantire lo sguardo ed il volto. Del resto il microblading è meno invasivo e doloroso, in quanto il colore viene inserito nello strato superficiale dell’epidermide, mentre per ottenere il tatuaggio, l’inchiostro deve penetrare fino al derma, necessitando, quindi, di una maggiore pressione.
Un’ulteriore differenza riguarda gli inchiostri utilizzati per la pigmentazione della pelle. Quelli impiegati per il microblading, infatti, sono bioassorbibili, ovvero sono pensati per essere fagocitati dall’organismo, mentre quelli per il trucco permanente sono simili (anche se non del tutto uguali) a quelli utilizzati per i tatuaggi, poiché devono penetrare in profondità e durare più a lungo.
Microblading quanto dura
La durata del microblading non può essere definita con precisione, poiché è influenzata dall’abilità del professionista che attua il trattamento e dalle caratteristiche fisiche della persona che si sottopone a tale procedura estetica. Infatti, molto dipende dalla velocità con cui viene attuato il ricambio cellulare, in quanto le particelle di pigmento si legano all’epidermide e vengono smaltite gradualmente dal corpo, portando alla progressiva scomparsa dell’effetto generato dal trattamento. A ciò, inoltre, si aggiunge anche la capacità di assorbimento dell’inchiostro da parte dell’organismo, nonché l’esposizione al sole ed il tipo di creme e prodotti utilizzati nell’area sopracciliare.
Generalmente, il microblading ha una durata che va da un minimo di 3 mesi, ad un massimo di 12. Per prolungarne l’effetto, si consiglia di attuare regolari ritocchi e di scegliere centri specializzati, in grado di fornire professionalità ed esperienza e di consigliare le modalità di intervento più adatte ad ogni tipo di cute e di esigenza estetica.
Un altro aspetto interessante su cui vale la pena di soffermarsi, è che la durata limitata del microblading consente di sperimentare nuovi look e di essere sempre aggiornati in fatto di tendenze beauty. Tale vantaggio, come si può immaginare, non persiste in caso di trucco permanente, poiché le tempistiche sono notevolmente dilatate: sono necessari, infatti, circa 7-10 anni perché gli effetti del tatuaggio si attenuino o spariscano definitivamente.